03 Dic PsicoVoce – Forza di volontà e Balbuzie
Bene, partiamo con una frase ad effetto: La forza di volontà non è fatica. Ci hanno sempre detto il contrario, ma non è fatica.
Pensiamo velocemente alla Natura (qualsiasi campo voi possiate prendere in esame va bene, dagli animali alle piante), tutti i cambiamenti avvenuti in milioni di anni, tra evoluzione e mutamenti, sono avvenuti senza fatica, ma in maniera naturale.
Oh, non stiamo dicendo che per superare la balbuzie ci vorranno milioni di anni! E’ per far capire che, se la Natura detta legge anche nel regno degli esseri umani, qualsiasi cambiamento (che sia prettamente voluto visto il libero arbitrio e la coscienza di sé), non può includere un senso di fatica.
Il raggiungere un obiettivo, ergo, non dipende dalla nostra fatica, ma da uno stato mentale differente.
Vi portiamo un esempio: Ciò che facciamo quando raccontiamo una storia è cercare di ricostruire, pezzo dopo pezzo, come fossero dei piccoli lego, una forma precisa che noi abbiamo ben chiara in mente e trasportarla e ricostruirla all’interno della mente di chi abbiamo di fronte. Non è una cosa affatto semplice e per riuscire a farcela bisogna studiare, leggere, esercitarci. E se tutto questo avviene con volontà, allora non potrà mai esser definita fatica.
Quante volte ci è capitato di voler imparare qualcosa che ci affascinava? Che ne so, uno strumento musicale, una lingua nuova, o più semplicemente studiare un percorso di viaggio per le nostre prossime vacanze. Bene, ci abbiamo dedicato del tempo, ma possiamo definirla fatica? Non credo. Anzi. Quindi, cos’è che cambia, cos’è che fa la differenza? Solamente il nostro stato mentale. E se quello stesso stato mentale si inclina in un’ottica di un godimento per noi stessi, ecco che la fatica della forza di volontà di cui tutti parlano si trasforma in piacere. Stessa cosa potremo trasportarla sulla balbuzie e sulla sua risoluzione.
Quante volte abbiamo desiderato di superare questo problema? Quante volte ci siamo ripetuti nella nostra testa “se non avessi balbettato, avrei detto. Se non avessi balbettato avrei fatto”… La voglia ed il desiderio di uscire dalla balbuzie credo sia un dato di fatto, giusto? Bene. A questo punto, tornando al discorso di cui sopra, trasmutando il concetto di fatica in piacere nel superare la balbuzie, secondo voi, quanta fatica dovrete impiegare?
Certo, non sto dicendo che sarà una passeggiata, i muri da abbattere saranno alti e spessi, le nostre abitudini, i nostri atteggiamenti dovranno per forza di cose adattarsi al nostro parlare senza blocchi, ma… in fondo… non è quello che sognate da tanti anni?
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